A Cosenza la collettiva d’arte contemporanea TRANS*mission | visioni e transizioni

Dal 21 maggio al 3 giugno, presso il Blackshed Bar (Cosenza, via Nicola Serra, 77).
Arci Cosenza è orgogliosa di presentare TRANS*mission | visioni e transizioni, collettiva d’arte contemporanea che parte dalla volontà, quanto dalla necessità, di porre l’attenzione sul rapporto fra espressioni artistica e identità trans* in un’ottica non escludente, transfemminista e plurivoca. L’esposizione/rassegna rientra fra gli eventi concepiti nell’ambito di COMMUNITY DIVERSITY, il progetto promosso dal nostro comitato provinciale, ed è strutturata in occasione della giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia, celebrata fieramente il 17 maggio di ogni anno. Si tratta di una ricorrenza imprescindibile per la comunità LGBTQIA+, riconosciuta a livello globale e volta a promuovere, sin dal 2004, momenti di autoriflessione identitaria e sensibilizzazione sulle discriminazioni omotransfobiche e intersezionali. Con TRANS*mission, Arci Cosenza (con la curatela di Gina Venneri, in partenariato con Arcigay Cosenza e in sinergia con Francesco Vocaturo, owner del Blackshed Bar, locale che ospiterà l’esposizione), intende stimolare riflessioni, offrire spunti di ‘meditazione’ e aprire visuali trasversali sull’universo trans*, talvolta ingiustamente marginalizzato o misconosciuto, attraverso le recenti ricerche visive di Luca Agazio, Andrea Albanese, Massimiliano Benincasa, Francesco Brogno, Giorgia Cerchiara, Stella Forciniti, Alessandra Lucanto, Isabella Marino, Francesca Mazzagatti, Susanna Nicolazzo, Marilena Onorato e Giulia Renzi. L’evento oltrepassa, però, gli ‘stretti’ confini celebrativi e non costituisce un semplice pretesto: crediamo, infatti, che quanto concerne la comunità T* necessiti di opportuna attenzione al di là delle ricorrenze annuali (che sia il 17 maggio oppure il 31 marzo, giornata internazionale specificamente dedicata alla visibilità delle persone transgender, visibilità spesso compromessa). Per questo motivo abbiamo deciso di consacrare i giorni successivi alla giornata contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transofobia interamente ai corpi e alle individualità T*.
Il coinvolgimento di artistə appartenenti alla comunità LGBTQIA+ e non solo corrisponde all’urgenza di arricchire le esplorazioni sul tema cardine della mostra: riferirsi a creativə che provengono da contesti differenti e possiedono background diversificati può, inoltre, portare a una maggiore varietà di punti di vista, offrendo visioni eterogenee che siano non discriminanti e rispettose dell’identità trans*. Ciò potrebbe contribuire a rappresentare la complessità delle esperienze transgender, a offrire prospettive ‘esterne’, a far intendere meglio allə fruitorə una questione spesso mal compresa: artistə unitə, quindi, per esplorare, indagare e rappresentare le molteplici sfaccettature della dimensione trans*.
Per quanto riguarda il titolo scelto, esso evoca inevitabilmente quello di Transmission, singolo degli Joy Division apparso sulla scena musicale nel 1979: un pezzo che sembra esplorare il tema della comunicazione e della trasmissione distorta delle informazioni e che suggerisce la complessità dell’irradiazione di notizie, fatti e avvenimenti nella società contemporanea. TRANS*mission | visioni e transizioni vuole trasmettere un messaggio articolato, multiforme e polidromo: lə artistə, in linea con la grande varietà di esperienze, narrazioni visive e percezioni legate al transgenderismo, offriranno al pubblico la propria visione della realtà T* in maniera autentica, facendo fede ai diversi gradi di consapevolezza e conoscenza sulla questione. La transizione di genere coinvolge diverse fasi e, oltre a prevedere cambiamenti corporei, implica mutamenti psico-emotivi transitanti e transitori. Sono altrettante le domande. Dove vanno le persone T*? Dove transitano? Quali spazi vivono? Le transizioni fanno parte del vissuto esperienziale di ognunə. Si riferiscono ai processi attraverso i quali ogni soggettività si muove da una fase della propria vita o del proprio sviluppo personale a un’altra e durante cui identità, ruoli, relazioni e attività possono subire metamorfosi significative. Le transizioni possono, ancora, sfidare e ristrutturare certe imposizioni e concezioni preconcette e prestabilite. Crediamo fortemente nelle capacità detenute dalle rappresentazioni visive, cioè quelle di evocare, trasmettere, affermare, sostenere, promuovere messaggi e contesti e, poiché si ritiene che la parola latina imago sia stata utilizzata in senso figurato per indicare anche una rappresentazione mentale, piuttosto che solo una rappresentazione visiva, le immagini possono essere utilizzate come strumento per esprimere una rete aperta di possibilità sul transgenderismo che riesca a mettere in discussione i principi oppressivi del sistema binario eteropatriarcale attraverso la produzione artistica.
La collettiva rispetta e valorizza le esperienze creative individuali e uniche dellə artistə e intende creare un safe space dove tuttə possano essere protettə da giudizi, pregiudizi o discriminazioni. L’ambiente espositivo stesso, cioè il Blackshed Bar, oltre ad essere vetrina ideale per le opere d’arte rappresenta il ‘contenitore’ adatto per favorire accoglienza e inclusione oltre che per stimolare il dialogo fra manufatti e fruitorə, nonché fra la tematica espressa e chi vive lo spazio. Hub culturale aperto dove creatività, coesione, inclusione e rigenerazione trovano la loro piena espressione e si declinano come azioni concrete di coinvolgimento e attivazione civica, il Blackshed rappresenta un luogo fisico e simbolico in cui la dimensione T* può essere vissuta in modo partecipato incoraggiando la costruzione di nuove conoscenze e la promozione di dialoghi orizzontali.
La serata inaugurale della mostra, che si terrà giorno 21 maggio e dalle 18:00 in poi, prevede una selezione speciale di vinili, a cura di Dj Beatman (Alfredo Miceli), di artistə che hanno popolato la scena LGBTQIA+ mondiale, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. Ma non è tutto! I drink ricercati e zero waste elaborati da Francesco, dove ogni ingrediente accuratamente scelto transita fra le papille gustative, accompagneranno l’esposizione. Non mancheranno i gadget di COMMUNITY DIVERSITY e un punto tesseramento Arci.
Vi aspettiamo numerosə, dal 21 maggio al 3 giugno, presso il Blackshed Bar (Cosenza, via Nicola Serra, 77).
Previsioni meteo