Un Pilastro di via Padre Giglio diventa simbolo di lotta alla violenza sulle donne
Cosenza si rinnova nel segno dell’arte e dell’impegno sociale. Ieri mattina, il sindaco Franz Caruso ha inaugurato un pilastro della sopraelevata in via Padre Giglio, trasformato in un’opera d’arte grazie agli affreschi realizzati dall’artista Paolo Viscardi. Le sei facce del pilastro rendono omaggio alle donne vittime di femminicidio, con un tributo speciale a figure come Roberta Lanzino, Lisa Gabriele e Maria Rosaria Sessa.
L’intervento è parte di un ambizioso progetto di rigenerazione urbana, ideato e finanziato dall’imprenditore Federico Morabito, titolare di Hobby Color Cosenza, e accolto con entusiasmo dall’amministrazione comunale.
Un messaggio contro la violenza sulle donne
Durante l’evento, il sindaco Caruso ha sottolineato l’importanza simbolica dell’iniziativa:
“Questo pilastro rappresenta la lotta contro la violenza sulle donne e anticipa la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. È un monito per la nostra comunità a impegnarsi nel contrastare ogni forma di abuso.”
Caruso ha inoltre ricordato la necessità di un impegno collettivo nel sensibilizzare il territorio su un tema così delicato:
“La violenza non è mai amore. Come comunità, abbiamo il dovere morale di combattere ogni forma di maltrattamento, promuovendo il rispetto reciproco e la solidarietà.”
Arte e rigenerazione urbana
Il progetto punta anche a restituire decoro e bellezza a una zona da tempo abbandonata al degrado. I pilastri della sopraelevata, precedentemente coperti da affissioni selvagge, stanno diventando spazi di riflessione e simboli di valori universali come legalità, trasparenza e solidarietà.
Federico Morabito, promotore dell’iniziativa, ha collaborato con l’amministrazione per trasformare il progetto in realtà, dimostrando come l’impegno privato possa affiancare le istituzioni nel miglioramento del territorio.
Un tributo alle vittime e un impegno per il futuro
Particolarmente toccante è stata la presenza di Matilde Lanzino, madre di Roberta, una delle vittime ricordate negli affreschi. Il sindaco Caruso ha espresso la sua gratitudine per l’impegno della famiglia Lanzino nella lotta alla violenza di genere:
“La loro tragedia personale si è trasformata in una battaglia collettiva a difesa delle donne, un esempio di coraggio e determinazione.”
Questo progetto è un passo importante per Cosenza, che mira non solo a migliorare il suo volto urbano, ma anche a consolidare il suo impegno sociale, promuovendo una cultura del rispetto e della non violenza.